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Plurali maschili – Un festival di genere

Dal 2024

Bio in breve: Un festival di genere al maschile: quattro giorni di talk, workshop ed eventi insieme a moltissimi ospiti per parlare di corpo, cura, lavoro, sessualità, violenza di genere e femminismi. Un festival prodotto da Kilowatt grazie al supporto dello sponsor ufficiale Emil Banca e curato da Kilowatt e Osservatorio Maschile alle Serre dei Giardini Margherita a Bologna. La prima edizione si è tenuta dall’11 al 14 luglio 2024.

Femminista perché: In dialogo con i femminismi. Il Festival Plurali Maschili si fonda su basi femministe per approcciare le pluralità maschili, partendo dalla convinzione che ci sia una grande urgenza di confrontarsi con nuove forme di maschilità emergenti. Contro la violenza di genere e contro le disuguaglianze, per una messa in discussione delle radici del patriarcato. Per contribuire a costruire una voce per i tanti uomini che cercano nuove prospettive. Partiamo dalle base teoriche e dalle pratiche dei femminismi e coinvolgiamo una rete di studiose e studiosi e di realtà attive sul territorio nazionale per un dialogo aperto su alcuni temi molto dibattuti in questi decenni. Perché un festival al maschile? Gli eventi in cui si parla di questioni di genere attirano tantissimi tipi di persone diverse, sempre di più anno dopo anno. Questo grazie ai femminismi e al lavoro che negli ultimi decenni hanno portato avanti in ogni ambito della società, dai diritti alla rappresentanza sociale, dalla violenza di genere all’organizzazione del lavoro, dalla genitorialità al linguaggio. Sempre più persone si sentono rappresentate e parte di un grande cambiamento in corso. C’è solo un tipo di persona che ancora si vede poco, tra il pubblico di questo tipo di eventi, e la cui assenza è impossibile non notare: gli uomini. Come Kilowatt e Osservatorio Maschile, con questo festival vogliamo ‘partire da noi’ per fare in modo che anche gli uomini salgano a bordo dell’evoluzione in corso, occupandoci di temi fondamentali in modo nuovo, cioè dal punto di vista maschile. Vogliamo proporre una riflessione allargata sulla decostruzione della mascolinità egemone, partendo dalla specificità del punto di vista maschile. In ascolto verso le voci delle donne che per prime subiscono gli effetti del potere maschile, alla ricerca di una chiave che ci permetta di ripensare dall’interno cosa significhi essere un uomo. Quanti e quali i danni di un sistema di potere che consegna privilegi non richiesti? Come fare a pensare nuove strade per un maschile non oppressivo, partendo dall’educazione affettiva fino al contrasto alla violenza sulle donne?

Grida di gioia: “Il femminismo non riguarda solo il miglioramento della posizione e dello status delle donne, ma anche la liberazione di uomini (e donne) dai codici restrittivi degli stereotipi di genere” – Jens Van Tricht / Un estratto da Why feminism is good for men

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Segnalazione a cura di GLTeam

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