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L’Eredità delle Donne

Dal 2018

Bio in breve: L’Eredità delle Donne è un festival organizzato da Elastica con la direzione artistica di Serena Dandini, partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci, con la co-promozione del Comune di Firenze e la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale. Una tre giorni di incontri tematici, serate teatrali, dialoghi letterari che coinvolgono personalità di generazioni e provenienze diverse e spaziano attraverso i generi intrecciando cultura alta e popolare. Dal vivo a Firenze ogni anno in autunno (tra ottobre e novembre) e online sul sito e sui social.

Femminista perché: Generazioni diverse di scienziate, politiche, economiste, imprenditrici, attiviste, scrittrici, artiste e ambientaliste si incontrano a L’Eredità delle Donne, il festival dedicato all’empowerment femminile che vuole raccontare la contemporaneità attraverso le sue protagoniste, per riscoprire il ruolo che le donne hanno avuto e continuano ad avere nei diversi campi del sapere e della società, e contribuire così al progresso e all’eredità che lasceremo alle generazioni future. Musa ispiratrice del festival è Anna Maria Luisa de’ Medici, nota come l’Elettrice Palatina, la prima ‘Madre della Patria’ e Madre della Cultura Italiana ed europea ante litteram. Grazie al suo generoso contributo, è stato possibile mantenere integro l’intero patrimonio culturale e artistico della città di Firenze, rendendola lo scrigno mondiale che tutti conosciamo. Proprio per questo è stata scelta come madrina d’eccezione per L’Eredità delle Donne. Ultima del ramo granducale dei Medici, Anna Maria Luisa è la donna alla quale Firenze deve gran parte del proprio patrimonio culturale e artistico. Nel 1737, infatti, nella stesura della Convenzione con Francesco Stefano di Lorena, più nota come Patto di Famiglia, l’Elettrice Paladina, come si legge nell’articolo terzo, “cede, dà, e trasferisce a Sua Altezza Reale e ai suoi successori Gran Duchi, tutti i Mobili, Effetti e Rarità [..] come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose”, ordinando di conservare all’interno della città di Firenze e dello Stato del Gran Ducato tutto il patrimonio artistico e culturale delle collezioni medicee “per ornamento dello Stato, e per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”.

Grida di gioia: Le donne sono capaci di idee rivoluzionarie, di prospettive creative, di punti di vista originali: senza di loro nessun cambiamento di rotta sarà possibile. Le donne non chiedono di partecipare al mondo così com’è ma aspirano a essere parte attiva nel riformarlo e nel ricondurre il tempo della collettività al centro di esso. – Serena Dandini

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