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MANIFESTA e IMMAGINA 🍉

Premessa fondamentale

Il manifesto femminista di gioia libera tuttÉ™ sceglie il femminile per autodeterminarsi come invito a manifestare e immaginare. Fiorisce da un desiderio impegnato di decostruzione, dal pensiero di un corpo collettivo socializzato come femminile e bianco, situato culturalmente in una cosmovisione occidentale-europea e geograficamente in Italia-Toscana, con privilegi dati ad esempio da: cittadinanza, libertĂ  di movimento, bianchezza, riconoscimento nel genere assegnato alla nascita, etero-cisessualitĂ , neurotipicitĂ , accesso agli studi, istruzione universitaria, condizione economica media, prossimitĂ  ad una rete relazionale di affetti, solidarietĂ , intimitĂ  e cura. Consapevole del proprio posizionamento naturalculturale, gioia libera tuttÉ™ chiede comprensione e aiuto: grazie di cuore a chi vorrĂ  cooperare alla scrittura di questo manifesto* che resta aperto al cambiamento, perchĂ© vivere è cambiare. Un manifesto pensato avendo in corpo-mente le parole di tantÉ™ madri e sorellÉ™**, rivolto ad un tu riflesso e che – insieme – vuole essere e agire femminismo, nel senso piĂą ampio e plurale possibile.

MANIFESTA

la rabbia perché hai ragione
il vissuto perché reale
il corpo perché verità

MANIFESTA
il posizionamento perché niente è neutrale
il privilegio e l’intersezione delle disparità

MANIFESTA
il personale perché politico
il pensiero critico perché libero
la parola perché consapevole

MANIFESTA
il dubbio perché ragionevole
il dissenso perché responsabile
il desiderio perché autodeterminante

MANIFESTA
l’imprevisto perché sia visto
il cambiamento perché vitale
il conflitto perché disordine generativo

MANIFESTA
l’ascolto perché cura
la gentilezza perché maestra
l’empatia perché siamo animali

MANIFESTA
la sorellanza perché non sei solə: siamo animali umani senza armi e senza leader ma abbiamo un altro genere di forza ed è il contrario della solitudine!

MANIFESTA
l’aborto perché abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo, tuttə, anche lə sorellə cristianə, anche lə sorellə suorə: vogliamo poterlo dire e fare in libertà e sicurezza perché si tratta del nostro utero, della nostra salute, della nostra esistenza

MANIFESTA
la violenza istituzionale di uno Stato che si dice laico ma controlla i nostri corpi, ostacola le nostre scelte e ci tortura

MANIFESTA
la violenza invisibile del sogno d’amore romantico costruito dalle narrazioni del patriarcato in funzione del mercato: la coppia scoppia perchĂ© la famiglia “tradizionale” (nucleare, monogama, eterosessuale) non ha niente di naturale, è un’invenzione del capitale

MANIFESTA
la Magia, ovvero le regole della Natura
la Tealogia e l’Astrologia
la Luna e tutte le Dee, streghe clitoridee!
la Morgana Maria di Nazareth con la sua famiglia queer, la piĂą queer di tutte

MANIFESTA
la maternità che non è obbligo ma scelta
la genitorialità che non è biologia ma volontà
il carico mentale perché sia condiviso
il lavoro di cura perché sia collettivo

MANIFESTA
il collettivo perché insieme siamo maggioranza
il corpo-territorio perché non esistono individui ma olobionti, ecosistemi di relazioni interdipendenti, simbiosi tra organismi viventi

MANIFESTA
il compost batterico virale che siamo
il groviglio di batteri che abitano e tengono in vita questo corpo che non finisce con l’epidermide ma nel respiro che incontra l’altrÉ™

MANIFESTA
la cooperazione per cui avviene l’evoluzione
la complessitĂ  dell’esistenza per cui è inutilmente arrogante e ridicolo ogni riduzionismo

MANIFESTA
le pluralitĂ  perchĂ© l’essenzialismo è finzione funzionale all’oppressione
le storie perchĂ© la Storia è selezione di gesta “eroiche” di una minoranza che con violenza si è resa apice di una gerarchia normalizzata chiamata Scala Naturae, fondamento del pensiero fallocentrico occidentale che giustifica l’oppressione agita dall’Uomo inferiore solo a un Dio, narrato a sua immagine e somiglianza, e superiore ad ogni altro-da-lui organismo vivente

MANIFESTA
le parole per nominare ogni esistenza e sfumatura esistente
le opere escluse dal sistema dei “geni” (uomini bianchi etero cis di una certa classe sociale, mediamente molto privilegiati)
le scienze che interrompono il mansplaining del mondo: sputiamo su Hegel ovvero sul monologo della civiltà patriarcale e rifiutiamo l’idea che a spiegarci la vita sia proprio chi la distrugge e non se ne cura (eppure quel genere maschile maschilista indossa ancora la toga e pretende ancora di insegnarci a vivere)

MANIFESTA
l’elogio del margine
le crepe negli archivi
pieni di vuoti decisi dal potere:
liberiamo quei silenzi
facciamoci canzoni
biblioteche di altre memorie e altri futuri
musei dove danzare…
siamo qui per brillare,
imparare e divertirci,
non per piacere!

MANIFESTA
il promiscuo che smonta ogni dualismo
il perturbante che scomoda il perbenismo
la molteplicità dell’esistenza perché le dicotomie sono solo idee violente e la vita le smentisce tutte!

MANIFESTA
la radicalitĂ  in modo radicale, soprattutto quando ci dicono che siamo troppo arrabbiate, esagerate, estremiste: sì, siamo streghe isteriche e bisbetiche gattare, vive di rabbia e passione, ragione e sentimento, estremamente contro la normalizzazione dell’odio e della paura; estremamente contro ogni sistema di oppressione e repressione; estremamente contro tutte le gerarchie e discriminazioni: specismo, razzismo, sessismo, omolesbobitransfobia, classismo, abilismo, ageismo ed ogni conformismo; estremamente contro il suprematismo bianco, il colonialismo che non è mai finito; estremamente contro la civiltĂ  delle violenze e delle guerre; estremamente contro ogni idea di dominio; estremamente contro ogni genocidio; estremamente contro la pulizia etnica della Palestina in corso dal 1948 per mano dello Stato di Israele con la coscienza complice dell’Occidente (Free Gaza!); estremamente contro ogni stupro, estremamente contro ogni femminicidio; estremamente contro il fondamentalismo dei movimenti anti-scelta; estremamente contro i discorsi del Papa su aborto e famiglia; estremamente contro l’imperfezione della Legge 194 del 1978 che non garantisce il diritto all’aborto; estremamente contro la non laicitĂ  dello Stato; estremamente contro l’eterocisnormativitĂ ; estremamente contro l’ideologia del dualismo; estremamente contro il Patriarcato.

MANIFESTA
l’assenza dei nostri padri, fratelli, figli, compagni, amanti e amici: chiedi loro perché non gli interessa la sopravvivenza delle loro madri, sorelle, figlie, compagne, amanti e amiche

MANIFESTA
la co-responsabilità che non è colpevolezza ma consapevolezza e presa di posizione

MANIFESTA
le radici delle ingiustizie per de-costruire sistemi di oppressione e co-costruire sogni di liberazione

MANIFESTA
il sogno che non ci fa dormire
il vento che quando ci incontra in piazza si spettina
il rumore che disturba l’ordine istituzionale e denuncia la complice indifferenza della società detta civile

MANIFESTA
gli spazi ri-significati perché siano sani e sicuri per tuttə
le politiche di autogoverno perché le pratiche di cura autogestite creano convivenze libere

MANIFESTA
la scuola che sogniamo: antiautoritaria e antirazzista; libera dall’inganno ideologico del merito, perché partiamo tuttə da opportunità diverse, da una condizione che non si sceglie ma ci capita; il senso della scuola è ridurre ogni divario fino a farlo sparire nelle aule e nelle menti, scoprendo interessi e potenziando talenti; vogliamo che la scuola abbia una prospettiva intersezionale, di genere e decoloniale, una pedagogia accogliente e comprensiva, una laica educazione sessuo-affettiva; che sia la casa di un’istruzione pubblica aperta da un corpo docente di ruolo e formato, con una postura indipendente e creativa; una scuola itinerante, nomade: più nei musei che in classe, più nei parchi che in palestra; una scuola emotivamente intelligente, attenta a tutte le sensibilità; organizzata in base alle esigenze del territorio locale e connessa alla società contemporanea globale; una scuola attraversata dalla multidisciplinarietà, senza gerarchie tra saperi; impegnata a far innamorare dello studio, valorizzare le differenze, far emergere desideri e coltivare sogni; appassionata ad insegnare il pensiero critico, a stare insieme e ad essere chi si è

MANIFESTA
la conoscenza che comincia con il proprio corpo e non con quello dell’Uomo vitruviano, compasso di un mondo androcentrico disincarnato

MANIFESTA
il sapere incarnato e situato, collettivo, rizomatico, spirale, in divenire continuo

MANIFESTA
la curiositĂ  che non cerca risposte ma apre domande per attivare altri punti di vista e ispirare altre riflessioni
la creativitĂ  che libera dal discorso mediocre e divisorio di norme e canoni: a cosa serve fare cultura se non al cambiamento!?

MANIFESTA
la gratitudine per lə sorellə accanto e altrove: la nostra patria è il mondo intero!

MANIFESTA
la gioia perché nella lotta vogliamo anche ballare!

E in questo universo senza risposte
a partire da te, dalle tue domande
dalla tua carne e dalle tue emozioni
dalle persone attorno e dalle relazioni
dal corpo-territorio che abiti,
dal luogo-tempo che attraversi

IMMAGINA

come insieme
possiamo stare al mondo
curando l’organismo vivente
che siamo-abitiamo
liberare Gaia, e tutto il Cosmo,
da idee di proprietĂ  e dominio
essere potenza di relazioni
agire desideri comuni
cambiare sensi, scenari, orizzonti
disorientarsi per trovarsi
scambiarsi lettere d’amore
amare nella libertĂ 
senza codici, contratti e condizioni
fare parentele, non popolazioni
liberare tutti gli animali, umani e non umani
curare tutte le fragilitĂ 
decolonizzare il pensiero
re-inventare linguaggi
creare nuovi simboli

IMMAGINA come
metterti in discussione
fare esperienza dell’autocoscienza
liberarti da Idee senza vissuti,
tabĂą e ipocrisie,
oppressioni e gerarchie,
convenzioni e convinzioni,
dogmi e paradigmi,
ideologie costruite su Miti maschilisti,
Religioni patriarcali e Scienze serve dei capitali
Morali senza etica che si credono universali,
VeritĂ  che si pensano assolute
e Tradizioni illuse di essere sempre state così

IMMAGINA come
disobbedire e mettere tutto in crisi
far crollare la piramide del Dio Mercato,
sorretta da illusioni di illimitato estrattivismo
in un pianeta limitato
ma governato da quel criminale del capitalismo
che per profitto di pochi mortali
produce eterna spazzatura, ingiustizia globale,
infelicitĂ  sociale
e genera disastri per vendere soluzioni
e sfrutta, distrugge, uccide tutto
e rende tutto uguale, ridondante, nauseante, tossico
tutto un non-luogo in cittĂ  senza cittadini
e borghi senza abitanti
case solo per turisti e rovine senza anime
ma corpi pieni di microplastiche

IMMAGINA come
ribellarti al conformismo del consumismo
boicottare chi crede di prenderci in giro
con lavaggi verdi, rosa, viola e arcobaleno

IMMAGINA come
svelare ogni mistificazione
sapendo molto bene che essere socializzata come donna
non significa essere soggettivitĂ  femminista
[meno meloni, piĂą angurie]!

IMMAGINA come
ascoltare e dare voce a chi ha fatto l’Altra Storia,
quella violentata-ignorata-silenziata-cancellata dalla storiografia ufficiale del potere, quella delle persone discriminate, delle comunitĂ  oppresse, dei popoli colonizzati

IMMAGINA come
reinterpretare la mitologia
ricostruire genealogie nascoste
reclamare una toponomastica che omaggia la gentilezza,
non la violenza
vogliamo narrazioni che ispirano immaginari di pace,
non di guerra
siamo stufÉ™ di Confini, IdentitĂ , Nazione, Patria e relativi Padri Padroni… queste parole ci fanno paura, terrore, orrore: non le vogliamo piĂą sentire!

IMMAGINA come
esercitare un altro genere di forza e di potere
autorevole e non autoritario, gentile e partecipato
porsi in ascolto senza pregiudizi e senza giudicare
riconoscere propri limiti e co-responsabilitĂ 
capire che non c’è contraddizione ma compromesso
che niente è mai lo stesso ma tutto in movimento
che il sistema si cambia dal suo interno

IMMAGINA come
accettare di cambiare idea nel confronto
perché vivere è cambiare e il cambiamento,
il piĂą forte conforto

IMMAGINA come
praticare convivenze delle differenze
riprogettare cittĂ  senza centri, mura e grattacieli
disegnare paesaggi urbani che evocano vulve accoglienti
invece di erezioni prepotenti
meno boschi verticali, piĂą orti orizzontali
vogliamo architetture per comunitĂ , non famiglie isolate
nell’illusione capitalista dell’autosufficienza nucleare
fare monumenti solo se desiderati dalla comunitĂ 
e sostenibili per l’ambiente
vogliamo cittĂ  aperte, sane e sicure, anche di notte:
vogliamo essere liberÉ™, non coraggiosÉ™!
vogliamo esercitare il nostro diritto di manifestare
senza avere paura della violenza istituzionale
vogliamo anche respirare senza ammalarci
camminare tra alberi, piante e fiori:
no al cemento, sì al compost!
rigenerare, restaurare, coltivare, curare
occupare se serve, soccorrere sempre
vogliamo luoghi di incontro e prossimitĂ  di servizi
ovunque, dalle periferie alle terre alte
vogliamo essere Mediterraneo-Appennino-Alpi
senza confini

IMMAGINA come
generare altre economie
che non concorrono alla Sesta estinzione di massa
innescata dall’Occidente
bensì fanno di tutto per porre fine al Capitalocene:
cooperare invece di competere
creare comunitĂ  sostenibili
valorizzare tutte le diversitĂ 
eliminare ogni gender gap
paritĂ  di salari e congedi paritari
asili nidi per tuttÉ™ lÉ™ bambinÉ™
distribuire il lavoro di cura a livello strutturale e culturale
retribuire il lavoro con criteri di equitĂ  e giustizia sociale
lavorare per vivere, non sopravvivere
lavorare per vivere, non il contrario
lottare contro il consumismo
ricordando che non si compra con il denaro
ma con il tempo della nostra vita spesa a guadagnare
resistere a gentrificazione e turistificazione
riprendersi il diritto di abitare
curare il territorio che abitiamo,
i nostri beni naturali e culturali
a partire dal riconoscimento di competenze e professionalitĂ 
in ogni luogo di studio e di lavoro
mettere al centro il benessere psicofisico delle persone
creare spazi per la condivisione di saperi ed esperienze
transgenerazionali, transculturali, transpecie

IMMAGINA come
garantire a tuttÉ™ il diritto alla salute
con una medicina di genere, laica e gentile
che cura il corpo come la mente:
vogliamo anche lÉ™ psicologÉ™ di base!
giustizia riproduttiva e ambientale
altrimenti perché procreare?
consultori e ospedali senza obiettori
aborti gratuiti, liberi e sicuri
congedi mestruali
assorbenti, pannolini e preservativi senza IVA
distributori di femidom e caramelle vegane
ma soprattutto partner che eiaculano responsabilmente:
siamo stanche di essere sole a preoccuparci di contraccezione!
hey scienza, ma scherzi?
decenni di sperimentazione e ancora niente “pillolo”?!
ah, quante pene per il piacere di un pene
eppure a noi basta un dito per vedere le stelle

IMMAGINA come
educarsi al corpo e al consenso
imparare a gestire le emozioni
conoscerne la natura culturale
sapere che si può cambiare
liberarsi da idee di gelosia e possesso
liberare le relazioni da stereotipi e aspettative sociali
serve radicamento e formazione
un’educazione sentimentale
per stare bene insieme e costruire relazioni sane
ragionare di emozioni e percezioni
ascoltare la memoria del corpo
accogliere il dolore, abbracciarsi
sciogliere l’invenzione del binarismo
nella fluiditĂ  dell’esistenza
essere se stessÉ™
persone libere dal mito della bellezza
persone libere dal mito della virilitĂ 
decostruire secoli di sguardo maschile,
inferiorizzazione e censura interiorizzate
vivere la sessualitĂ  a partire dalla clitoride,
l’organo che esiste per una sola ragione:
il nostro piacere, distinto dalla procreazione,
per cui non serve penetrazione
nominare le mestruazioni senza esitazioni,
vulva senza vergogna!

IMMAGINA come
il femminismo plurale e planetario
possa mutare, cambiare, trasformare il mondo intero
col suo movimento di liberazione
che da almeno la fine del Settecento
rivolta dopo rivolta… fa la rivoluzione
piĂą pacifica della Storia

IMMAGINA come
condividere pratiche di empoderamento
esercizi di autodeterminazione
atti di insubordinazione epistemica
parole di rovesciamento

IMMAGINA come
riscrivere la Costituzione
con una prospettiva femminista,
transfemminista, ecofemminista,
antispecista, postumanista
di una Repubblica fondata sulla cura
che riconosce i diritti di tutte le famiglie
e protegge tutte le genitorialitĂ 
deistituzionalizzando l’amore,
liberandolo dall’eterocisnormatività
e monogamia come unica via
tutelando desideri e volontĂ 

Se non stiamo zittÉ™
siamo forza collettiva di testimonianze
e onde di trasformazione, siamo
marea, moltitudine, non una di meno
se rivendichiamo spazio e tempo
per sentire, ascoltarsi e ascoltare
rumorosamente passeggiare
stare insieme e progettare
ma anche leggere e scrivere
nel silenzio di una stanza tutta per noi
studiare, pensare, capire, dubitare
chiedersi sempre del progresso: per chi e come?
e del sapere: chi lo ha detto?
e della legge: chi l’ha fatta?

IMMAGINA come
prenderti tutta la gioia di vivere
(dagli orgasmi al giusto reddito!)
scegliere nella libertĂ  della consapevolezza
e consapevolmente metamorfosare te stessÉ™
e il mondo attorno, lottando – e ballando! –
in ogni luogo-momento che desideri occupare

IMMAGINA un’umanità femminista
e se vuoi, come puoi, MANIFESTA!

*Qui – https://bit.ly/gioiaMANIFESTAtrovi il documento MANIFESTA e IMMAGINA nella sua versione commentabile ovvero con il testo attuale e aggiornato del manifesto femminista di gioia libera tuttÉ™ – pubblicato su www.gioialibera.it – che puoi sempre commentare proponendo correzioni, modifiche, consigli, suggerimenti, integrazioni… Le parole formano il pensiero che anima scelte e azioni: ogni parola fa la differenza. Grazie per ogni lettera, virgola e punto.

**La scrittura di questo manifesto non sarebbe stata possibile senza la lettura e l’ascolto di tantÉ™ madri e sorellÉ™. In particolare, ci sono riferimenti al pensiero e alle opere di: Alessandra Chiricosta, Alessandra Minello, Alessia (Leo) Acquistapace, Angela Balzano, bell hooks, Brigitte Vasallo, Carla Lonzi, Chiara Bottici, Donna Haraway, Emma Goldman, Lea Melandri, Libera di Abortire, Lynn Margulis, Márcia Tiburi, Michela Murgia, Mi Riconosci, Non Una Di Meno, Rachele Borghi, Rita Laura Segato, Rivolta Femminile, Roberta Parigiani, Valentina Greco, Vera Gheno, Virginia Woolf, etc… Impossibile esprimere l’immensa eterna gratitudine verso loro e tuttÉ™ lÉ™ altrÉ™.

Grazie đź’ś GLTeam