- Indirizzo: Via Don Giovanni Minzoni, 18, 40121 Bologna, BO, Italia
- Categoria: Reti e Movimenti
Arcigay – Rete Donne Transfemminista
Dal 2018
Bio in breve: La Rete Donne Transfemminista promuove la visibilità e l’autodeterminazione delle donne LBTQIA+, la loro presa di parola individuale e collettiva attraverso pratiche di esistenza e r-esistenza quotidiana e la costruzione di relazioni politiche significative tra le donne per le donne in costante comunicazione con tutte le altre soggettività. La Rete Donne Transfemminista è uno spazio aperto e plurale di confronto e di elaborazione politica, condivisione e socializzazione, di cui fanno parte le attiviste lesbiche, bisessuali, trans*, asessuali, eterosessuali, queer, intersex, no-binary e non-conforming di Arcigay. La Rete Donne Transfemminista promuove la visibilità e l’autodeterminazione delle donne LBTQIA+, la loro presa di parola individuale e collettiva attraverso pratiche di esistenza e r-esistenza quotidiana e la costruzione di relazioni politiche significative tra le donne per le donne in costante comunicazione con tutte le altre soggettività.
Femminista perché: La Rete è portatrice di uno sguardo femminista/transfemminista che mette in discussione la cultura dominante cis-etero-patriarcale, maschilista/machista, l’etero-normatività e il binarismo di genere, adottando una prospettiva trans-genere che riconosce, include e agisce tutte le soggettività/identità. Fa della lotta al patriarcato, al sessismo, alla misoginia e all’omo-bi-lesbo-transnegatività, il suo centro di gravità permanente e utilizza uno sguardo e una prospettiva intersezionale, a partire dal riconoscimento della dimensione multipla della discriminazione. Rigetta tutte le forme in cui si manifesta e si perpetua il fascismo. Combatte il razzismo, l’abilismo, l’ageismo e il classismo, tenendo saldamente insieme la battaglia per il riconoscimento e la tutela dei diritti civili e la lotta per il riconoscimento e la tutela dei diritti sociali. È uno spazio sicuro dove si realizza l’inclusione, si pratica l’accoglienza e l’ascolto reciproco. E’ un punto di riferimento ed una casa comune, un luogo di scambio e contaminazione dove le relazioni politiche affondano le proprie radici nella pratica della sorellanza che passa dalla cura reciproca, attraverso la condivisione di vissuti ed esperienze politiche. È un luogo di formazione ed auto-formazione che promuove la collettivizzazione/socializzazione dei saperi e con questo obiettivo, costruisce percorsi di empowerment, organizza incontri di informazione/divulgazione su temi specifici, quali la salute sessuale e riproduttiva delle donne cis e trans*, l’educazione al consenso, il diritto alla contraccezione e all’interruzione volontaria di gravidanza, la violenza di genere sulle donne LBTQIA+ e con disabilità. È un laboratorio di innovazione sociale che vuole creare una forza audace, visibile e unita per sostenere l’uguaglianza formale e sostanziale, con la consapevolezza che le battaglie e la promozione per la piena autodeterminazione devono avere uno sguardo attento e solidale anche alle lotte internazionali. È una comunità nazionale che nasce dal basso, in quanto è espressione dei Comitati territoriali di Arcigay con cui ha un legame forte e un dialogo costante, attraverso la realizzazione di progetti, incontri di rete ed eventi. La Rete Donne Transfemminista sostiene l’attivismo delle donne, attraverso il recupero della memoria storica dei movimenti delle donne. Intende rafforzare il senso di orgoglio e di appartenenza alla comunità, creando occasioni di approfondimento della storia dei femminismi e del movimento lesbico, a partire dalla riscoperta delle storie di attiviste lesbiche, trans*, bisessuali, spesso taciute o considerate “minori”. Si fa portatrice di un femminismo “orizzontale” che nel comprendere l’orizzonte della parità di genere e delle pari opportunità lo travalica, per andare verso la creazione e la ri-significazione di nuovi spazi di partecipazione e di rappresentanza che non si limitano all’adesione al principio, ma agiscono una trasformazione della realtà, mettendo definitivamente in discussione i rapporti di potere e subalternità. La Rete Donne Transfemminista si impegna nella costruzione costante e quotidiana di narrazioni alternative alle narrazioni tossiche, stereotipate e stigmatizzanti le donne LBTQIA+, migranti e con disabilità, che ce le restituiscono o come responsabili della violenza che subiscono o come vittime, soggetti deboli su cui agire dispositivi di controllo. Parla di liberazione e riappropriazione dei corpi ed è impegnata in un costante lavoro di sensibilizzazione sull’uso del linguaggio di genere ed inclusivo. Un linguaggio che rappresenta tutte le soggettività/identità, non le cancella né le invisibilizza. Infine, investe nella rete, promuovendo momenti e spazi di confronto con le altre associazioni del movimento LGBTQIA+*, i movimenti delle donne, i collettivi femministi e transfemministi, per la costruzione di un orizzonte politico condiviso e di azioni unitarie.
Grida di gioia: Arcitransfemministe!
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Segnalazione a cura di Medus3
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