Dal 2021

Bio in breve: Siamo un collettivo transfemminista queer itinerante, nato a Trento nel 2021.

Femminista perché: Si riconferma ogni giorno che il luogo più pericoloso per le donne è tra le mura domestiche e le persone più potenzialmente pericolose sono gli attuali o gli ex partner. Questi dati sono solo la punta dell’iceberg, le violenze sommerse superano ogni macabra ipotesi e il fenomeno non è lontanamente esposto nella sua interezza. La difficoltà nel riconoscere come non più tollerabili le violenze sessuali, fisiche, psicologiche ed economiche subite, si lega alla profonda complessità nel parlarne e raccontarsi, alla sfiducia nelle istituzioni più volte dimostratesi sorde e incuranti. All’incertezza di trovare un posto sicuro dopo la denuncia, puntellando di ulteriori difficoltà il percorso di liberazione dalle violenze machiste. Il Trentino non è immune da questo, le questure di Trento negli ultimi anni hanno criminosamente negato l’ascolto, il riconoscimento, la cura di vittime di violenze, poi lasciate a se stesse e alla mercé delle brutalità aggiungendo alla violenza altra violenza, quella istituzionale. In Italia l’ascolto e il sostegno alle donne oppresse da parte dei centri antiviolenza e degli sportelli d’ascolto non è una priorità nell’agenda politica, d’altra parte le esperienze nate dal basso di autogestione come case delle donne e consultorie indipendenti sono sistematicamente represse e ostacolate. La costante deresponsabilizzazione collettiva e il disinteresse per il destino delǝ soggettǝ che subiscono violenza, lanciano benzina su questo incendio già ardente rendendolo impossibile da domare. Per reagire come comunità dobbiamo abbandonare la convinzione che i panni sporchi si lavino in casa, ogni sospetto di violenza su di sé o su chi ci circonda non dev’essere più tollerato. Saremo tacciatǝ di essere isterichǝ, ficcanaso, troppo sensibili, perennemente incazzatə, ma ricordiamoci che la posta in gioco è il nostro diritto alla vita. Apriamo le nostre orecchie e le nostre porte di casa alle vittime di violenza, ascoltiamole senza indagare i loro “sbagli”, creiamo un luogo sicuro per tuttə e con tutte le nostre forze. Perchè la violenza la sconfiggeremo solo se saremo unitə, vigili, sorelle.

Grida di gioia: Fuoco all’eteropatriarcato!

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Segnalazione a cura di GLTeam