- Indirizzo: Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, Roma, RM, Italia
- Categoria: Studi di Genere
Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione – Laurea magistrale
Dal 2022
Bio in breve: La Laurea Magistrale in Gender Studies, Culture e Politiche per i Media e la Comunicazione presso La Sapienza – Università di Roma (Dipartimento: Comunicazione e Ricerca sociale, Facoltà: Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione, Lettere e Filosofia, Medicina e Psicologia) punta a formare professionisti di livello avanzato in grado di operare nei settori dell’informazione; della produzione, promozione e distribuzione di contenuti mediali; della comunicazione di marca e del branding; della gestione della comunicazione di enti e istituzioni a livello nazionale ed europeo. I profili professionali si articolano intorno a competenze relative a prodotti editoriali e stili comunicativi gender sensitive, con una specifica attenzione all’inclusione, al rispetto e alla valorizzazione delle differenze. Le laureate e i laureati in Gender Studies, Culture e Politiche per i Media e la Comunicazione possiedono una solida conoscenza dei fenomeni legati all’emergere di nuove culture e soggettività, all’affermarsi dei cambiamenti determinati dall’ingresso delle donne nella sfera pubblica, dei processi di costruzione di identità collettive che modificano i fondamenti della cittadinanza; sono inoltre in grado di riconoscere e analizzare criticamente le rappresentazioni e le narrazioni sociali, politiche ed economiche contemporanee che tendono a riprodurre disparità, squilibri e disuguaglianza fondate sul genere e sulla intersezione con dimensioni socioeconomiche (di età, nazionalità, etnia, classe, condizione economica, orientamento sessuale, ecc.). Tali saperi e competenze trovano applicazione sia nell’ambito gestionale e della comunicazione interna di organizzazioni, imprese, enti e istituzioni, sia nel più vasto settore della produzione, promozione e distribuzione di contenuti destinanti alle audience dei media tradizionali e delle piattaforme di social networking (Facebook, Instagram, Twitter, etc.). Particolare rilievo assumono le conoscenze a carattere teorico e pratico volte alla realizzazione e diffusione di prodotti editoriali nelle diverse tipologie supportate dai media: da quelle più tradizionali (narrative fictional e non; testuali e audiovisive) fino ai formati innovativi caratteristici delle piattaforme di social networking (formati brevi, animazioni, visuali) che veicolano contenuti orientati a generare engagement nei pubblici, anche nelle forme delle campagne di informazione e promozione e delle call-to-action che rappresentano l’orizzonte condiviso su cui si muove oggi tanto la comunicazione delle istituzioni quanto quella di mercato. [In Qui la presentazione del corso].
Femminista perché: La sfera dei media e in particolare le piattaforme di social networking rappresentano, inoltre, per le caratteristiche sociotecniche e le pratiche d’uso dei pubblici contemporanei, gli ambienti privilegiati in cui si rendono visibili fenomeni di incivility, hate speech, violenza e discriminazioni fondate sul genere; d’altro canto, queste stesse caratteristiche tipiche degli ambienti digitali permettono di considerarli anche come I luoghi ideali in cui possono agire professionisti in grado di sviluppare adeguate strategie di contrasto a questi fenomeni e di promuovere consapevolezza, senso critico e inclusione. Negli esami del primo anno, studentesse e studenti apprenderanno la relazione tra processi democratici e politiche di rappresentanza fondata sul genere, le condizioni sociali, culturali, politiche ed economiche che producono gender inequalities; il legame tra rappresentazioni mediali e riproduzione degli stereotipi di genere; i principi che guidano la scelta di un linguaggio orientato all’inclusione e al rispetto delle differenze. Il percorso formativo del secondo anno di corso propone focus specifici sulle narrazioni mediali digitali, sulla comunicazione di marca e le questioni di genere, sui fondamenti psicosociali della discriminazione e della violenza, sui profili costituzionali della parità e sulle relative tutele e sulle dimensioni economiche e statistiche dei divari di genere.
Grida di gioia: Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione!
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